Passeggiate d’inverno nel Vigneto di Assisi
Il tiepido sole d’inverno mi scalda il viso, mi guardo intorno, la natura mi circonda: le viti stanno riposando, le rose fanno ancora capolino tra un filare e l’altro sfidando le fredde temperature della notte, gli olivi placidi primeggiano sulle colline, merli e pettirossi sembrano giocare svolazzando e cinguettando in aria.
La natura ha tanto da regalarci anche nei suoi periodi di (apparente) riposo.
Ne approfitto per una passeggiata, una boccata di aria fresca, due passi in libertà per riossigenare corpo e mente.
Attraverso la strada e subito comincia il percorso, un soffice tappeto di foglie di querce mi accompagna lungo il sentiero e mentre gioco col “cick, ciack” dei miei passi già mi sento più leggera e i pensieri che mi giravano in testa sembrano più lontani.
Arrivo all’oliveto, un luogo intimo, raccolto, dove la luce filtra tra le fronde degli alberi. Da qui vedo bene la maestosa cupola di Santa Maria degli Angeli che svetta in solitaria nella foschia.
Seguo il sentiero sotto le querce, alla mia destra proseguono i vigneti con la loro rassicurante regolarità. La terra più chiara e più scura custodisce le nuove barbatelle in attesa del prossimo risveglio.
Finalmente scorgo la basilica di San Francesco in tutta la sua maestosità, le sue celebri arcate vengono messe in risalto da un gioco di chiaro-scuro ad opera del sole della tarda mattinata.
Dal Colle del Paradiso si estende tutta la città di Assisi, appoggiata sul Monte Subasio: scorgo le finestre aperte delle case in pietra, la terrazza di Santa Chiara, la torre di Piazza del Comune, più in alto la Rocca Maggiore.
Tra poco le campane risuoneranno nella vallata dai vari campanili della città mischiando le loro melodie. Penso a quando ormai tanti anni fa questo suono era il segnale che indicava la sospensione del lavoro nei campi per una meritata pausa, magari all’ombra di questa quercia proprio accanto a me! Profumi, sapori, piaceri di un tempo lontano.
Proseguo tra i vigneti godendomi fino all’ultimo passo, prima di rigirare e tornare alla quotidianità, ma con animo più sereno, leggero e il sorriso sul volto.
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Volete godervi a pieno questa esperienza? Ecco alcuni consigli!
Le ore migliori sono quelle appena prima di pranzo e del primo pomeriggio per approfittare del sole di queste giornate. Il terreno in queste ore più tiepide è già abbastanza asciutto, quindi una normale scarpa sportiva è già sufficiente, ma delle scarpe da trekking saranno sicuramente la scelta migliore per aggirarsi anche dove l’erba trattiene più l’umidità.
Per accedere al percorso (gratuito per tutti i clienti) è sufficiente entrare in sala degustazione in via Campiglione, dove vi saranno date tutte le indicazioni e la mappa del vigneto per orientarvi al meglio.
Se avete piacere di fermarvi per una merenda o un pranzo frugale, chiamate prima per verificare le disponibilità, fino a fine febbraio la sala degustazione è aperta a orario ridotto.
Per maggiori informazioni Agnese è a vostra disposizione al 335 8374784.